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    Dall'Uomo Al Fiore (simbologia)

Trascendenza mista ad evocatività e comprensione del proprio spirito. Lo scrittore un po' più maturo che comprende i suoi peccati, le proprie sofferenze.
Uno scrittore metodico che è sicuro dell'impurità degli altri esseri ma non della sua purezza.
Comprensione forse della propria mortalità o solo un'angosciosa ricerca della normalità? Primi processi di ricerca immanente dei significati. Una verità che è dentro di lui e non fuori.
Un'estirpazione del peccato che proviene prima da se stesso e che nell'essere contagioso verso gli altri, può modificare il suo parametro di giudizio.
La verità è destinata ad un semplice fiore (simbolo poetico), altamente simbolico nella sua eroica staticità (lo stare eretto e fiero); nella sua serafica violenza (con i petali pronti per ferire l'animo più debole); nella sua umbratile plasticità (che attende il suo padrone); nella sua tracotanza e pathos (un susseguirsi d'ideali concettuali che corrispondono alla ragione pensante del suo possessore).
Lo scrittore che medita sulla condizione degli esseri viventi, qualcosa di più astratto dell'uomo come involucro di concetti, qualcosa di più concreto della vita generica svolta nelle stesse direttive intellettuali e spirituali, in cui si svolge il pensiero del creativo.
L'abbandono del tema antropomorfico ed il risveglio della natura, nuovo terreno di caccia.








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